Moratoria all’uso di cialtrone

Andrea Trapani
2 min readJun 9, 2019
www.etimo.it

Cialtrone, parola che fino a qualche mese fa raramente avevo sentito lontano dai dintorni di Firenze, è entrata in maniera prepotente nel linguaggio della comunicazione politica.

Google Trends

Non serve spiegare come e chi l’ha imposta, le “impennate” di Google Trends rispondono alla domanda sul recente successo di questo termine. Che non mi piace.

Mi spiego meglio: questo post è semiserio, sbaglia chi lo prende per una cosa scientifica e sbaglia anche chi pensa che scherzi.

Cialtrone, almeno nell’uso che ne hanno fatto le persone a me vicine in questi anni, è quasi una parola giocosa. Lontana dall’etimologia da cui deriva, etimologia che torna ad essere importante fuori dal contesto (fiorentino).
Del resto tanti di modi di dire a Firenze hanno un determinato significato(e un contesto) mentre fuori da qui diventano palesemente offensivi. Tutto questo per dire che non mi piace cialtrone fuori da Firenze (e nel linguaggio politico)?

Sì. Perché il suo fondamentalmente manifesta una certa distanza (tendente a una forma di “superiorità sociale”) fastidiosa: non valuti una cosa?
Non sei un “cialtrone” ma uno che la ignora.
Se usi “cialtrone” si va ad attingere probabilmente ad altri significati sottintesi: già nel 2002 Beppe Severgnini scriveva che “la cialtroneria, diciamolo, è scomparsa. Resta il cialtronismo, però. Il cialtronismo non è una malattia dell’anima: è un vizio della mente.”

Come riporta Garzanti, ecco la voce cialtrone:
“f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. persona volgare, vile, abietta
2. persona sciatta, trasandata, che non ha voglia di lavorare dim. cialtroncello, pegg. cialtronaccio
Etimologia: ← etimo incerto; forse affine a ciarlare.”

Se si pensa che qualcuno sia volgare e abietto, tanto vale usare gli aggettivi corrispondenti. Se si pensa invece che qualcuno sia sciatto e trasandato, idem.
Diciamo che la comunicazione politica merita altri termini e un contesto diverso. Soprattutto nel linguaggio. Cialtrone lasciamolo alla sua nicchia d’uso territoriale, fuori da lì esistono tanti aggettivi da utilizzare per dire la stessa cosa.

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Andrea Trapani

Giornalista, appassionato di comunicazione. In rete fin da adolescente alla fine ha deciso di studiarla.📱