Quanto è bella una gara di ciclismo
Non sono un lettore appassionato di Alessandro Baricco ma c’è un suo scritto sul ciclismo che racchiude al meglio cosa possa significare oggi andare sulla strada a vedere passare i ciclisti per poi applaudirli sul podio con le Miss.
“Andare a vedere il ciclismo”, scrive, “è una cosa che se ci pensi non ci credi. Stai sul bordo di una strada, aspetti, aspetti, poi ad un certo punto arrivano, come una ventata colorata, i ciclisti, e ti strisciano negli occhi. Se non sei sullo Stelvio è una faccenda di trenta secondi. Hai il tempo di dire arrivano e già li vedi di schiena. Vabbè che è gratis ma ammettere che è uno spettacolo paradossale. Eppure strade piene, quando passano quelli paesi interi usciti di casa a vedere e plaid sull’erba, thermos, radioline, giacche a vento e la rosea aperta alla pagina giusta perleggere i numeri dei ciclisti e sapere chi erano. Una festa.” Come quella che ogni anno David Bettini organizza per la mia Rignano.
Che dire? Solo grazie.